giovedì 6 giugno 2013

Senza tabacco


Sarebbe un brutto giorno quello in cui rimanessi senza tabacco. Ma penso di avere fatto la mia parte per tenere lontano questo spettro.
Qualche giorno fa, non so chi, ha deciso di organizzare una giornata mondiale preparando e pregustando questo evento che considererei catastrofico. La giornata mondiale senza tabacco.
Ovviamente me ne sono impipato. Ma c'è chi l'ha fatto meglio di me, scrivendo questo post.

4 commenti:

  1. Caro Antonio, grazie per la segnalazione del mio bric-a-brac.
    Per fortuna di un mondo senza tabacco quelli della nostra generazione possono - a meno di soprassalti dell'umana follia - impiparsene. Su quello che toccherà in sorte alle generazioni future non sarei altrettanto ottimista. Chissà, un giorno le nostre pipe verranno esposte in un museo come testimonianza di un modo di vita definitivamente scomparso, a fianco di lampade a petrolio, armi bianche e carrozze a cavalli. Adulti e ragazzini ci prenderanno retrospettivamente per matti; e noi sulle nostre nuvolette prenderemo per matti loro, impipandocene beatamente dei loro commenti.

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    1. Non sono così pessimista. Il tabacco è stato osteggiato dall'inizio e si è cercato più volte di metterlo fuori legge, anche per lunghi periodi, anche e soprattutto in Inghilterra. Ma è una pianta robusta, come tutte le malepiante.

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  2. Gulp! Nemmeno me ne sono accorto della "giornata senza tabacco". In effetti però l'uso di inalare (nel senso di riempire i polmoni) fumo, tipico del fumare le sigarette, è veramente una cosa poco sensata e molto dannosa. Dubito però che una giornata possa sortire un qualche effetto di sensibilizzazione.
    Saluti
    g

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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