martedì 1 novembre 2011

Samuel Gawith St. James Flake


Il ricco e cioccolatoso aspetto del nuovo St. James Flake

Sono un fan di Samuel Gawith, o quantomeno dei suoi tabacchi "normali" (dai quali tendo ad escludere il 1792 flake e tutti i plug dalle fantasiosi aromatizzazioni, che saranno tradizionali per il gusto inglese, ma tendono ad insultare il mio). E così, pur non essendo particolarmente appassionato dei Virginia-Perique, ho sentito il dovere di provare questo nuovo flake. Il primo, se non sbaglio, a introdurre questo tipo di ricetta nel catalogo Samuel Gawith, dopo più di due secoli di storia della marca.
La ragione di questo passo epocale credo sia la incessante ricerca sul mercato europeo e americano di un efficace sostituto del compianto vecchio Escudo. I fabbricanti inglesi più tradizionali, anche quelli che col Perique non avevano nessuna storia, ma che erano però in grado di produrre tabacchi di eccellenza, sono stati richiesti di produrre combinazioni di questo tipo per piccoli importatori, che evodentemente sono stati in grado di annusare il mercato, almeno nella sua frazione di eccellenza, prima dei giganti del tabacco. Il successo deve esserci stato, se Samuel Gawith, un marchio non noto per il fervore rivoluzionario delle sue ricette, ha deciso di introdurre il St. James Flake.
Gawith non ha ceduto alla tentazione della clonazione. E nel nuovo flake rimane molto presente l'impronta della casa che, nel campo dei flake, sa dare il meglio con il gusto pieno e rotondo dei Virginia scuri, laddove l'Escudo, invece, tendeva ad essere centrato su Virginia più chiari e taglienti. All'apertura della scatola la differenza è sensibile, perlomeno per quanto possano giudicare le mie narici, che dell'Escudo conservano tracce indelebili ma rarefatte da una frequentazione piuttosto intermittente e limitata alle scatola che conservo in cantina e stappo di tanto in tano come un Gran Cru. Il St James Flake è più acetico, rispetto al netto fico secco dell'Escudo.
La presentazione del flake è a fette abbastanza sottili e compatte, molto umide, che comunque si accendono senza problemi. Una volta acceso, la parentela con un flake come il Full Virginia è abbastanza evidente, ma la nota acida/piccante del Perique è chiaramente percepibile e si aggiunge a quella punta pepata che rende così già godibile il Full Virginia Flake.
Con tutto quello che di buono Samuel Gawith fa già, forse questo St. James Flake non era un tabacco indispensabile. Ma i fanatici del Perique sentivano l'esigenza di poter fumare l'oggetto dei loro desideri anche sotto il prestigioso marchio del lakeland. Il St. James Flake soddisfa in modo ammirevole questa comprensibile esigenza.

2 commenti:

  1. Appena provato; lo trovo un ottimo prodotto, in linea con gli standart della ditta. Molto equilibrato e assolutamente non stucchevole. Anche il dosaggio del perique mi pare, nella sua evidenza, molto garbato e piacevole. Come rilevato, ottima combustibilità che lo rende adatto anche per chi non ha troppa dimestichezza con il formato.

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  2. Io invece ci ho litigato per una settimana prina di portare a casa un risultato dignitoso! Ora che so' come caricarlo è diventato un tabacco insostituibile.ciao grazie, il tuo blog è per me fonte di ispirazione. Sé hai voglia e tempo puoi farti un giro sul mio canale you tube: Moreno Fumando la Pipa

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