domenica 9 marzo 2014
La termodinamica della pipa
Una lettura che vale la pena di fare, dal blog di Neil Archer.
Termodinamica della pipa.
E' interessante leggerlo (compreso il link all'articolo di Ermala e Holst).
La versione breve è: provate ad usare un fiammifero, ogni tanto, invece dell'accendino. Non pretendete di accendere sempre tutta la superficie. Fumate piano, e più fresco che potete. E molti dei tabacchi a cui siete abituati potrebbero cambiare in meglio. La cosa in sé non è nuova. Ma Neil vi spiegherà anche il perché.
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il link restituisce page not fonud
RispondiEliminail sito non è disponibile ed il disservizio durerà alcuni giorni,
RispondiEliminacosì recita la pagina principale
Si, Neil ha pensato bene di mettere il blog offline per manutenzione 24 ore dopo il mio post :-)
RispondiEliminaDovrebbe tornare presto.
concordo con il commentatore che ha chiesto come può influenzare tutta una fumata, se l'accensione dura solo qualche secondo. poi il resto del tabacco viene alimentato dalla brace stessa
RispondiEliminaPerché accendendo tutta la superficie e sviluppando un calore da fornace non si producono certe assenza aromatiche e se ne producono altre, meno piacevoli.
EliminaTipo quando bruci l'aglio...
EliminaSono anni che lo ripeto. Ma la totalità o quasi -- qualcosa potrebbe essermi sfuggita e se così fosse mi scuso in anticipo-- dei testi e dei siti specializzati o forumistici sostengono che bisogna accendere tutto il tabacco superficiale. Complici, forse, anche le gare di lento fumo con la pipa che con il "fumare la pipa" c'entrano ben poco IMHO. Lo stesso principio vale anche per i sigari IMHO.
RispondiEliminaBravo Arce che finalmente ci è arrivato e bravo Tony che lo ha portato alla nostra attenzione.
Siete sulla strada giusta, continuate così.
L'idea di accendere tutta la superficie, sì, è canonica. Ma non credo nasca dal mondo delle gare di pipa, dove invece si usa una brace grande come una capocchia di spillo.
EliminaLeggo sul blog "I totali imbecilli (pluribannati, con la pipa)" un articolo che rimanda ad un testo su "Gusto tabacco" dove un campione di gare con la pipa scrive: "si accende il primo fiammifero (...) si punta il fiammifero con la capocchia verso il basso per lasciare che la fiamma si allarghi circa quanto il fornello, si passa velocemente sul tabacco tirando un poco per scottare bene tutta la superficie". Ho letto anche altrove che la tecnica di accensione per le gare è quella di accendere tutta la superficie.
EliminaComunque, mi rallegro del fatto che finalmente ci sia qualcuno che si sia accorto che è sbagliato accendere tutta la superficie del tabacco.
Complimenti!
"scottare tutta la superficie" non significa che devi accendere tutta la superficie, e soprattutto lottare per tenerla accesa.
EliminaSe leggi il resto dell'articolo è estremamente chiaro che la brace deve essere una capocchia di spillo (perlomeno in gara)
concordo pienamente, in generale, l'accensione "fatta bene" influenzerà in positivo l'intera fumata
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaMa il blog è chiuso? Non ci sono aggiornamenti da quasi due mesi.
RispondiEliminaNo, non è chiuso. Continuo a scrivere, quando ho tempo, modo e ispirazione per farlo. Non essendo un blog commerciale, decido io la periodicità.
EliminaPer fortuna non è commerciale e per questo ti ringrazio. Questa mia è solo assuefazione da post che con un blog di tal fattura è inevitabile che si proponga.
RispondiEliminadaccordissimo con questo concetto del gustare meglio il tabacco senza accendere tutto il fornello, l'unica cosa che non mi quadra
RispondiEliminae' perché dovrei usare un fiammifero quando con un accendino controllo meglio una toccata e fuga di fiamma
Neil Archer lo spiega, perché vale la pena provare. Se poi ti trovi meglio con l'accendino, va bene così.
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