mercoledì 9 ottobre 2013

Da dove inizio?

Andre Kertesz - la pipa di Mondrian, 1926


Questo potrebbe essere il post più inutile mai scritto. E' dedicato a un problema  teorico-pratico sul quale ogni fumatore di pipa ritiene di avere risposte infallibili. Ma  è un problema che chi legge queste righe ha con ogni probabilità già affrontato, scoprendo a sue spese quanto l'infallibilità della teoria sia fragile, di fronte al duro impatto della pratica.
La questione annosa è: "qual è il primo tabacco che dovrei fumare? Qual è il tabacco più adatto per un principiante? Mi consigli qualcosa di non troppo difficile, ma buono?"

Sarebbe sempre bene sapere qualcosa del campo in cui ci si muove, prima di chiedere consigli. E per un primo inquadramento, veramente preliminare, della materia, rimando a questo post. Resta il fatto che l'urgenza di provare quasi sempre precede il desiderio di sapere. E per questi casi occorre una risposta breve, che si sforzi di semplificare la questione invece di complicarla. 

La risposta in versione abbreviata, per me, è: Rattray's Red Rapparee.

E' una risposta non ortodossa, che nasce da una convinzione che ho maturato in qualche anno di attività sui forum, vedendo ciò che viene proposto e i suoi risultati statistici. Fondamentalmente, i fumatori che si ritengono esperti, ritengono anche che chiunque debba ripetere il loro percorso, incluse le sofferenze che sono state inflitte a loro quando altri esperti più vecchi di loro, anziché consigliare qualcosa di buono, hanno consigliato (con una ideale pacca sulla spalla) qualcosa di "buono per iniziare".  Purtroppo, la caratteristica che unisce un po' tutti i tabacchi "buoni per iniziare" è quella di essere piuttosto cattivi. Si va dalle miscele aromatizzate che il consigliere generalmente non ama (ma ritiene buone per il malcapitato novizio) ai tabacchi "neutri" come l'amphora marrone o l'allegro che, con la scusa di non offrire emozioni troppo estreme, finiscono per non offrirne nessuna (perlomeno a colui il quale, alle prime laboriose accensioni, avrà tutto il diritto  di chiedersi se valga la pena impegnarsi in quel modo per una ricompensa organolettica così modesta).

Chi comincia con la pipa non ha abitudini. Non fuma cinque volte al giorno. Non ha bisogno di un rifugio sereno, meglio se un po' noioso. Ha bisogno di emozione. Ha bisogno di un tabacco che sappia di qualcosa e che restituisca, in cambio della fatica, un po' di divertimento. Un "buon"aromatizzato potrebbe anche essere un'idea, per chi ama il genere-caramella. Sfortunatamente l'aromatizzato è pressato, intriso di sughi e di zuccheri estranei e a dispetto del suo profumo invitante da crudo è un tabacco difficile, che offre quello che promette solo a chi è in grado di fumarlo con una certa abilità. Diversamente, non brucia, non dà aroma, ustiona la lingua, crea tappi caramellati che rischiano di respingere per sempre  l'incauto novizio nel limbo dei non fumatori (o peggio).

Anche le English Mixture al latakia sanno di qualcosa. Sono il centro del mondo dei tabacchi da pipa "seri". Sono ricche, complesse. In sostanza, quando sono buone, sono veramente buone. Chiunque sia interessato a fumare nella pipa prima o poi ne proverà, delle volte (spesso) le amerà, talvolta finira altrove, perlopiù nel mondo dei cosiddetti "naturali". Eppure nessuno le consiglia mai a chi inizia perché si teme il loro effetto repulsivo. O semplicemente perché a quasi tutti è stato insegnato che il latakia e il suo penetrante profumo di affumicato sono un punto di arrivo. Prima si soffre, poi finalmente si arriva alla meta.

Ecco, io la penso diversamente. La English mixture non solo è buona ma è un tabacco relativamente "facile". Brucia la bocca molto meno dei tabacchi dolcificati. Il latakia e gli altri orientali agiscono da calmieratore della furia incendiaria del virginia. Una buona EM perdona anche qualche eccesso di riscaldamento. Domato l'incendio, la mixture torna a sapere di buono (mentre una pipa aromatizzata è rovinata una volta scaldata, da buttare). E poi è interessante. O almeno molti trovano che lo sia. Non necessariamente ti piace. Ma ti ricompensa comunque degli sforzi che stai facendo per dominare la dannata pipa. 
Perché soffrire? Perché infliggere a chi già deve combattere con i primi limiti tecnici tabacchi impossibili? Io non l'ho mai capito. E tranne rarissime ecccezioni ho sempre visto che chi comincia da una buona mixture raramente molla la pipa annoiato. Al massimo, se il latakia non è la sua cosa, passerà ad altro. E il Red Rapparee è buono, è una eccellente mixture media, né troppo latakiosa né troppo poco, fatta con ingredienti di qualità, adattissima a rappresentare il suo genere di riferimento.

Siamo davvero condannati a ripetere all'infinito gli stessi errori e ad infliggerli a chi viene dopo di noi? Forse no. Forse nella pipa e nel suo fumo capriccioso si può trovare anche una scintilla ribelle. 

Se stai cominciando con la pipa, vale la pena di farlo. Per me.





15 commenti:

  1. Bellissimo il tuo post, tuttavia....
    Amo i Virginia tuttavia..non consiglierei mai a nessuno il SAMUEL GAWITH 1792 Flake 
    Lo fumo e me ne assumo le mie responsabilità .
    Amo quanto ha scritto il buon Eppe Ramazzotti tuttavia... Dopo aver provato i suoi tabacchi preferiti: forte e trinciato comune non li consiglierei mai.
    Non consiglio nulla!! Chiunque, faccia i propri esperimenti. Bruciate ciò che più vi aggrada, non abbiate vergogna di usare quei tabacchi ritenuti da dilettanti ( ciò che piace a me non necessariamente deve piacere ad un altro). In un cartellone pubblicitario di qualche anno fa si recitava che la donna resta a fianco al proprio compagno per il  profumo rilasciato dalla pipa. Il tabacco era un..... Non importa.
    Spero di non averti annoiato. 
    Cordialità . Fr.oliver

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  2. Post sensato e da seguire alla lettera. Io, da novello fumatore, mi sono informato tantissimo prima di acquistare la mia pipa, comprata circa a marzo. Le mie ricerche mi hanno portato sul tuo blog, che è diventato un importante punto di riferimento. Una vera bibbia della pipa. Ed in effetti, grazie al tuo blog, sono riuscito a saltare a piè pari, o quasi, gli aromatizzati consigliatimi, ovviamente in buona fede, da chi mi aveva venduto la pipa. Son passato subito ai Samuel Gawith di cui tanto parlavi. Nel mio caso è stato il Commonwealth la rivelazione, ma il concetto è lo stesso. Meglio fumare qualcosa di buono, da subito.

    Alessio

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  3. Altro che post inutile!
    Avrei voluto leggerlo prima di iniziare, non 3 anni fa ma ai tempi dll'università, quando mi rifilarono un cavendish molto alcoolico e il mio 'insegnante di pipa' mi diceva che il fumo andava respirato!!
    Tinibaruch, lo sai che io da te imparo sempre, condivido il tuo ragionamento di questo post perchè ho provato sulla mia pelle i consigli di chi pretendeva di avere la verità in tasca, col risultato di aver smesso subito e non aver osato riprovare per oltre 10 anni.
    Grazie per la passione che metti in questo blog.
    Fumate serene, cliff0rd.

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  4. Sorry, ho sbagliato a scrivere il tuo nome, ma l'ipod microtastera e la febbre non aiutano...
    Ri-fumate serene

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  5. Grazie a Clifford e Alessio. Comunque, se i miei sproloqui sulla pipa hanno un senso, è quello di raccontare cosa ho provato e cosa ho pensato io, cercando sperimentando, leggendo qua e là, chiacchierando... Non è verità. Sono piccole storie e idee, che magari col tempo cambierò...

    Francois. Mi diverto sempre a leggere i tuoi commenti. Anch'io sono virginiomane (benché non condivida la passione per il 1792), e anch'io non avrei mai consigliato il 1792 come primo tabacco, e nemmeno nessun altro flake o virginia. Il senso del mio suggerimento è quello di un tabacco buono (prima cosa) e divertente (che nel bene o nel male dà emozioni) e allo stesso tempo privo di difficoltà evitabili. La English Mixture penso sia questo. I cosiddetti "naturali" per me non sono abbastanza "divertenti". I virginia sono decisamente difficili. Per quelli ci sarà tempo dopo.

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  6. A me piace fumare il Forte. Certo, non solo il Forte, ma lo fumo spesso, praticamente sempre quando sono in giro e ho bisogno di una fumata disimpegnata e che non necessiti troppe cure. Ora, può piacere o meno, ma credo sia indubbio che si tratti di un tabacco che "emoziona": mal che vada, causa repulsione. Ora, siccome questo può accadere con qualsiasi tabacco, foss'anche una EM, condivido in toto il tuo pensiero. Certi tabacchi sciabi che non sanno di nulla, quando non decisamente incendiari, non vanno bene per cominciare e hai ragione: sembra che i vecchi pipatori, forse per malcelato desiderio di rivalsa, vogliano imporre a chi comincia le stesse sofferenze provate da loro.
    Ecco perchè io consiglio il Forte per lo stesso motivo per cui tu consigli il Red: perchè mi piace, perchè è semplice e dà emozioni, nel bene o nel male, perchè, purtroppo, non è stato per me un punto di arrivo.
    Credo che d'ora in poi, risponderò linkando questo scritto ai neofiti che chiederanno consigli su Adfl: grazie per aver scritto ciò che io penso, ma non ho mai avuto voglia di scrivere!
    L4z4rus

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    1. In effetti il ragionamento è identico, la conclusione è diversa solo perché io individualmente non sono mai stato un grande amante dei tabacchi "ramazzottiani". Ci ho messo molto tempo ad apprezzarli (e per il Forte la monetina è caduta solo molto raramente, benché ricordi un paio di fumate assolutamente splendide). Ma giustamente ognuno ha la sua esperienza e i suoi riferimenti. Tutto sommato, chi chiede consigli dovrebbe tenere conto anche di questo. Testa e lingua, dopotutto, sono sue...

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  7. Caro Toni ti do' ragione al 100% .
    Io ho iniziato a fumare con l' AOB perche' era consigliato ai novizi su FLP , ma devo confessare che non sono riuscito a finire la busta , e l'ho accantonato, sopratutto dopo aver aperto una latta di Early Morning (che pur non essendo un tabacco eccelso e' sempre meglio dell'OB).
    Se oggi dopo diversi anni e diversi tabacchi provati qualcuno mi chiedesse con cosa iniziare, io addirittura gli consiglierei la Skiff Mix, per poi suggerirgli di tentare con qualche virginia. Si, perche' anche secondo me la cosa migliore e' iniziare (tasche permettendo) con il meglio che c'e' in giro.
    Il Red Rapparee non l'ho mai provato, ma mi hai fatto venire la curiosita', lo avevi gia' citato in passato, qui o su FLP, e quindi adesso so quale sara' il mio prossimo acquisto.
    ciao

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    1. Lo Skiff è un altro ottimo inizio. Alla fine anche l'Early Morning. Io dico Red Rapparee perché è una mixture abbastanza morbida che tutto sommato mi pare buona. Altri amici non lo amano perché troppo cavendishoso. Ma quel che conta è il principio. Iniziare da una buona EM media, non troppo estrema in un senso o in un altro, capace di rappresentare la categoria. Sono convinto sia la cosa migliore.

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    2. Sei proprio bravo direi che stai praticando l'arte della maieutica e nonostante ai miei "tuttavia" condivido il tuo desiderio di informare e dare le dritte "Dritte". Considero, il mondo della pipa una conquista che l'uomo ha fatto nel tempo. Pensa é riuscito a tenere nelle proprie mani il fuoco. Sorprendente! Ritengo, peraltro, sia necessario mettere in conto la lingua bruciata indipendentemente dai tabacchi stupendi di cui sopra hai accennato.
      Sono italianissimo! quindi, Franco.
      Cordialità fr.oliver

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  8. Non sono solito fare complimenti su blog e forum perché alle volte paiono un po' caramellosi però non posso fare a meno di dirti che sei veramente un grande. Seguo i tuoi commenti su FLP e su questo blog e io mi sto avvicinando alla pipa in modo veramente stimolante proprio grazie a te. Continua perché è veramente interessantissimo il tuo modo di concepire questo mondo e poi scrivi benissimo.
    Giuliano

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  9. Ebbene, dopo aver aspettato a lungo che arrivasse dal tabaccaio, l'ho provato (il Red Rapparee intendo) ... buonissimo. Ho iniziato da troppo poco per poter fare le recensioni piene di sfumature che leggo alle volte sui vari forum, però mi piace proprio. Mi piace l'odore del tabacco, mi piace il sapore quando brucia nella pipa, mi piace l'odore del fumo, mi piace il sapore che lascia a fine fumata Mi stupisce, ma dipende sicuramente dalla mia scarsa esperienza - spero di non "bestemmiare" - , che lo skiff invece non mi abbia dato le stesse impressioni, mi è sembrato meno "pieno" (si può dire?), meno soddisfacente. Cosa non ho capito?

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  10. Ho appena scoperto il tuo blog e lo trovo riuscitissimo, una vera miniera d'oro e un'oasi di bella scrittura.
    Ovviamente concordo con te sul Red Rapparee, che preferisco al più mefistofelico Black Mallory, pur essendo principalmente un fumatore di naturali (Semois e Scaferlati) questo barattolino - che mi fu all'epoca imposto da un bravo venditore/appassionato a Berlino dopo aver ascoltato i miei gusti - é diventato un "mai-più-senza". Lo considero un ottima scelta per un "novizio" che voglia scoprire quali meraviglie si possono fare con il tabacco.

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  11. Oggi da Dubini ho trovato il Red Rapparee e l'ho comprato ricordandomi di questo post. È ora che io reimpari a fumare, un nuovo noviziato con un tipo di tabacco che conosco troppo poco.
    Questa possibilità di scoprire sempre cose nuove ed imparare ancora è uno dei motivi per cui sono innamorato del mondo della pipa.
    Fumate serene,
    Cliff.

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