domenica 2 giugno 2013

I quattro punti cardinali

Questo articolo è dedicato a chi frequentando forum e gruppi si sente sommergere di sigle e denominazioni il cui significato pratico è alquanto oscuro. Lo scopo è semplificare e dare qualche primo punto di orientamento. Non catalogare e definire tutto quello che esiste sul mercato.



Come primissima classificazione, i tabacchi in commercio, secondo me si possono dividere in quattro categorie principali: Virginia Puri (o quasi), English Mixture, Naturali (o Mediterranei), Aromatizzati.

1) VIRGINIA PURI (o quasi)
Il Virginia è il re dei tabacchi, che forma la struttura principale di quasi tutte le miscele in commercio. E' una foglia dotata di dolcezza naturale, se lavorata in un certo modo. Ma ne esistono di infinite varietà, colori, stili di lavorazione. Può essere delicatissimo e dolce oppure una bomba fine-di-mondo, se curato a sole o a fuoco.
Quello che generalmente si fuma puro, a meno di essere minatori o pescatori di baleniera è il virginia flue cured (=dolce) di vari gradi. Molto spesso in flake (ovvero pressato in grossi pani e tagliato a fette). E' un tabacco che al primo grado di conoscenza della pipa si considera poco consigliabile per varie ragioni: 1) se è in flake non è facile da accendere e tenere acceso per chi non abbia un po' di pratica 2) se non è in flake facilmente pizzica la lingua 3) il virginia puro è un tabacco che si apprezza quando si imparano a gustare sfumature sottili. All'inizio non è molto soddisfacente (almeno non lo era per me). Probabilmente diventerà interessante tra un po' di tempo, quando questo articolo farà sorridere per la sua elementare rozzezza.
I principali virginia puri in commercio in Italia: Samuel Gawith Golden Glow, Samuel Gawith Best Brown Flake, Samuel Gawith Full Virgina Flake, Mc Connell Red Virginia (leggermente aromatizzato ma considerabile ancora puro), Capstan azzurro, Rattray's Old Gowrie, Rattray's Brown Clunee, Rattray's Hal O' The Wynd (con un po' di Kentucky che dà corpo).
Il primo da provare: Samuel Gawith Best Brown Flake


2) ENGLISH MIXTURE: il gusto affumicato
E' stato per lungo tempo il genere principale, quello che prima o poi un appassionato doveva per forza provare e quasi sempre amare. E' una miscela a base di virginia di vari tipi, con tabacchi orientali (macedonia, grecia, turchia) che portano profumi e rendono l'insieme meno pizzicante e soprattutto c'è il latakia, il tabacco affumicato che caratterizza questo genere. A volte c'è anche un po' di qualcos'altro (burley, kentucky, cavendish)
Ma l'importante a questo punto è che l'English mixture è il tabacco che "sa di affumicato". Può sapere tantissimo di affumicato, poco o mediamente. Può essere delicata o molto forte a seconda dei virginia che ci sono dentro. Può essere meravigliosa o mediocre. Ognuno approfondirà e sperimenterà. Ma il grande campo è questo. Secondo me a sceglierla giusta è un tipo di tabacco molto adatto a chi inizia, non è moto pizzicante (di solito), ha un gusto molto deciso che funziona anche per chi non ha sviluppato sensibilità estrema alle sfumature infinitesimali di gusto. Per me è stata un'iniziazione perfetta anche perché mio padre le fumava, e questo era quello che nella pipa cercavo io.
Le principali english mixture in commercio in Italia: Dunhill Early Morning Pipe, Dunhill My Mixture 965; Samuel Gawith Squadron Leader, Samuel Gawith Skiff, Samuel Gawith Commonwealth (non ha orientali, ma in questo momento va bene qui), Rattray's Red Rapparee, Rattray's 3 Noggins, Rattray's 7 Reserve... e tante altre
Il primo da provare: Rattray's Red Rapparee

3) NATURALI (o mediterranei)
Senza andare in cose troppo complicate e tabacchi da reperire in Francia, Belgio, Russia, Ungheria o Austria il genere dei naturali italiani è quello dei tabacchi molto a base di Kentucky, quindi imparentati con la materia prima del Toscano. Sono tabacchi schietti e semplici, senza aromi aggiunti, che in genere funzionano per chi viene appunto dal Toscano. I confratelli francesi, belgi o austriaci hanno composizione diversa ma carattere abbastanza simile, diciamo contadino. Sono gli italiani tradizionali e insieme alle English Mixture sono da sempre i due generi tradizionali del fumatore "serio". 
I naturali reperibili in Italia: Comune, Forte, Italia (un po' aromatizzato al Rum), Allegro e tutti i sigari toscani che volendo si possono sbriciolare in pipa.
Il primo da provare: Toscano Garibaldi sbriciolato
 Ci sono anche dei cavendish definiti naturali come l'amphora marrone o il Borkum Riff Original, che però di naturale hanno molto poco essendo tabacchi molto industrializzati e abbastanza additivati (la cosa non è un male in sé). Per me sono degli aromatizzati senza aroma, o con poco aroma. Li metto qui.

4) GLI AROMATIZZATI
E' il campo più vasto, più industrializzato, a me più sconosciuto. A me gli aromatizzati non piacciono quasi mai, ma formano il 90% di quello che si trova in tabaccheria. Sono i tabacchi, molto spesso a base di Burley (una foglia americana che ha la qualità di assorbire gli aromi come una spugna) e irrorati di ogni genere di aroma, con diverse procedure in cui non mi sembra il caso di entrare. A molti però piacciono e se cercate nella pipa il "buon profumo di pipa", occorre cominciare da qui.
Tre naturali che si dicono buoni: Sweet Vanilla Honeydew, Da Vinci, Blue Note
Il primo da provare: tirate la monetina e auguri


13 commenti:

  1. Bentornato, finalmente! Mi sei mancato...non lo fare più! Almeno non tutto questo tempo... :-) Scherzo, ovviamente, avrai i tuoi ottimi motivi. Cosa fumi ultimamente? Ciao.

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  2. finalmente un nuovo post su 13 pipe!
    ti darei anche lo spunto per un sequel di questo articolo.. La suddivisione dei tipi di Virginia (Orange, biondi, scuri, rossi..)indicando il prodotto corrispettivo, come hai fatto in questo post :)

    A presto e complimenti!

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  3. @gianluca
    Ultimamente ho una dieta molto variata. Con l'approssimarsi dell'estate ho fatto scorta di plug saponati che medito di bruciare in una nuova schiumetta, di cui aspetto il ritorno da Gilli (comprata e spedita immediatamente, questa volta)

    @asblo
    Il mondo dei virginia è veramente complicato. Per non dire fesserie titaniche bisogna essere... Abelgrifo. Il lato tecnico dei gradi di virginia è largamente oltre le mie competenze. Però magari qualche esempio di cosa c'è dentro cosa potrei farlo. A fumarli sono capace :-)

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  4. Buona l'idea dei vari tipi di virginia, anche io non ci ho mai capito molto...so solo che a sentir parlare di virginia rossi o arancioni, non so perchè, mi viene l'acquolina :)

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  5. Caro Antonio,come sempre mi illumini con le tue guide!Indeciso come al solito su quale virginia acquistare ora ho le idee piu chiare!Grazie nuovamente!;)

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  6. Decisi un paio di mesi fa di iniziare a fumare la pipa e il blog che più mi colpì (qualitativamente parlando) fu proprio il tuo. E' un piacere vedere che tu abbia ripreso ad aggiornarlo!

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    1. Ci provo a essere regolare. Ma ci vuole anche un po' di tranquillità ed ispirazione. Ogni tanto si è semplicemente troppo stravolti, e occorre ricaricare un po' le batterie.

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    2. Più che lecito. La regolarità non è mai stata il mio forte. L'essenziale è non abbandonare mai nulla definitivamente.

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  7. Gentile Tonibaruch,
    leggendo il Suo blog ed altri blog sulla pipa, ho notato che Lei e gli altri cultori del Virginia non menzionate mai il DUNHILL YE OLDE SIGNE ; quando iniziai a fumare la pipa, 21 anni fa, i vecchi, esperti e sentenziosi fumatori di pipa mi parlavano di questo tabacco come uno dei migliori Virginia mai prodotti.
    Io non l’ho mai provato, e, onestamente, non ricordo se e come fosse ottenibile, pur avendo una notevole memoria a lungo termine, spesso mi confondo su esistenza, disponibilità ed accessibilità di vari tabacchi (ad esempio per quanto mi sforzi non riesco a ricordarmi se io abbia fumato il COMOY’S ENGLISH MIXTURE o meno, oppure ricordo di avere fumato varie scatole di ASTLEY’S 99 ROYAL TUDOR, ma non ricordo come me le sia procurate).
    Buone fumate.
    Andrea

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    1. E' uno dei molti tabacchi che non ho mai fumato. Forse, quando ancora si faceva, non amavo molto i virginia. Penso di avere cominciato a fumarli a metà degli anni '90

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    2. Capisco,suppongo che nei dieci anni precedenti Lei fosse un devoto delle English mixture.
      Andrea

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  8. Gentile Tonibaruch,
    vorrei ricambiare la marea di informazioni utili che Lei mi ha fornito ; tramite Linkedin ho conosciuto il Sig.Roy Martin, il quale per anni è stato “technical manager” alla Sobranie,è una persona molto competente e gentile.
    Spero che possa essere un contatto utile per Lei e gli altri amici di questo blog.
    Andrea

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