sabato 1 marzo 2014

A tuo rischio e pericolo






Il Condor. Uno dei tabacchi inglesi più tradizionali, e al contempo meno "inglesi" che il fumatore nostrano possa immaginare.


Chi immagina l'arte del fumo inglese, tende a raffigurarlo come una faccenda da squisiti gentlemen. Guanti di capretto, dolcevita di cachemire, giacche di tweed, macchine scoperte. Un mondo fine e sofisticato, fatto di cose del genere.

Raramente della società inglese, stratificata e feudale come poche altre, si immagine la base portante. Quella fatta da gente con le mani sporche, che guida carrozze invece di sedercisi dentro, scava carbone, martella, sputa, suda, beve birra nera, si prende a cazzotti, si imbarca sulle navi, fuma in una pipa Falcon, compra il tabacco dal giornalaio insieme a un tabloid e lo fuma più o meno con lo stesso spirito con cui da sempre viene bruciato nelle taverne, da quando il tabacco è sbarcato su quelle coste, diventando una delle sostanze psicoattive di maggiore successo in ogni strato sociale.

Quel tabacco da newstand, britannico e intraducibile quanto un insaccato di interiora di pecora, tanto onnipresente nel Regno Unito quanto introvabile al di fuori, più spesso che no è il Condor.
Ne ho avuto una busta  per gentile cortesia di un amico veronese, che lo trovava infumabile. Fino a oggi ho affrontato diversi tabacchi di questo tipo, che mi è alquanto ostico. Ma in un modo o nell'altro ho sempre trovato qualcosa da apprezzare. Quindi, ho aperto la busta con un misto di timore reverenziale e speranza. Ero convinto che fosse una sfida complessa ma pensavo anche che in un modo o nell'altro qualcosa di imprevedibile mi avrebbe dato soddisfazioni che ancora non riuscivo a immaginare.

Dopo qualche carica, che in nessun caso sono riuscito a gustare, devo ammettere di essermi sbagliato del tutto. Se per altri il Condor risulta insopportabile a causa della spessa profumazione cipriata, per me questo è stato solo uno degli elementi che hanno certificato la mia totale incompatibilità con questo tipo di tabacco.

La cipria, sì, è pesante. Fumandolo mi sono tornati in mente anni nei quali, appena scoperto il mondo delle fragranze e (soprattutto) l'esistenza di un universo divertente e promettente fuori dalle mura di casa, consumavo litri di  un'acqua di colonia particolarmente in voga negli anni '80: Lagerfeld. Alla sera mi sentivo stordito dall'odore penetrante del mio stesso profumo, oltre che dalla quantità non sempre moderata di aperitivi e altro che avevo buttato giù, prima di tornare a casa. Lo stesso avviene col Condor, nel breve spazio tra l'accensione e il primo terzo di fornello. Ho cambiato varie pipe nel tentativo di venirne a capo, compresa la filologica Falcon, ma non sono riuscito in nessun caso a limitare lo stordimento.

Perché nel Condor è pesante anche tutto il resto. E' un virginia scurissimo, firecured. Quel tipo di tabacco di forza bruta, sorda, spietata, che martella senza acuti o colorature, con colpi duri, ritmati, ossessivi. Un cazzotto nello stomaco, dato da un gangster inquartato ma odoroso di cipria, che ti sputa accanto, mentre ti contorci nel vicolo. Così mi è apparso il Condor.

Dopo diversi tentativi, ancora non sono riuscito a finire un fornello. Sono sempre a terra, nel vicolo. Mentre il Condor se ne va, coi suoi passi pesanti, tirando un ultimo sputo per terra, prima di girare l'angolo. E lasciandosi dietro una scia di profumo da drogheria, completamente insensato.

14 commenti:

  1. Grazie mille per questo nuovo articolo e per la qualità del racconto.

    RispondiElimina
  2. Pensa che molte volte l'ho visto esposto dal tabaccaio sotto casa e mai e poi mai mi mi aveva attratto. Forse quella busta.. forse quel nome che voleva volare "alto". Me lo immaginavo infumabile. Giuro non sapevo nemmeno fosse inglese. Con questo sono sempre dell'opinione che ciò che piace a me non necessariamente deve piacere ad un altro. A questo punto Ti ringrazio per aver fatto da "cavia".
    Io in compenso, proprio ora, sto gustando del Best Brown in una pipa di gesso che mi sta regalando notevoli sensazioni di grande equilibrio. Il fumo che giunge fresco è meritevole di attenzione.
    Cordialità
    Fr.Oliver

    RispondiElimina
  3. Ah ah! Una descrizione davvero saporita! Voglio provarlo da tempo: prima o poi me lo procurerò...
    Buona degenza!
    l4z4rus

    RispondiElimina
  4. Il verde inglese della busta sembra quello della Jaguar E type.
    Non avendolo mai fumato posso senza dubbio lanciarmi in una figura retorica di certa efficacia.
    "Fumare il Condor è dura come guidare bene la Jaguar E type".
    Tanto non l'ho mai guidata.
    C'azzecco di sicuro.

    PS leggere i tuoi post è davvero sempre un enorme piacere, complimenti

    Pipozza

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per il colore sono d'accordo, ma il contenuto mi sa che si abbina di più ad una Austin 1100 o una Ford Anglia ;)

      Elimina
  5. ... ma che cattiveria ! A me non dispiace affatto, e non mi pare nemmeno che sia così tanto ciprioso come lo descrivi (ti invito a provare il Cannon Plug o il DB Plug) ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Li ho conosciuti bene (perlomeno se il DB plug che intendi è in realtà l' RB Plug). Il cannon lo fumai tempo fa, e lo trovai impossibile. Forse oggi lo vedrei diversamente. Sull'RB plug ho scritto un articolo qui: la base di tabacco è molto meno violenta. La profumazione varia molto.

      Elimina
  6. ottima recensione,concordo con lo stordimento sensoriale del Condor:.una carica e poi l'ho "dismesso",restando sui britannici da giornalaio,trovo molto piu fruibile il St.bruno.
    Mai provato il MickMcquaid Plug?? dovrebbe essere simile come profumazione ma forse piu gestibile come corpo e N.
    Saluti
    Lorenz

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il St. Bruno è molto buono. Ho promesso di scriverne una recensione ma l'amico Gaetano ha già avuto l'unica idea buona in proposito, per cui nicchio... Il Nick McQuaid non l'ho mai provato. Invece mi dicono meraviglie del Player's, che prima o poi voglio provare.

      Elimina
  7. Si, intendevo l'RB Plug.
    Si, naturalmente intendevo l'RB plug (la "R" e la "B" sono vicine di tastiera).
    A me non è dispiaciuto comunque neanche il Cannon, semmai mi ha stufato presto: oggi non riesco più a procurarmelo, ma un blocchetto da tenere da parte mi farebbe piacere averlo.
    Il MickMcQuaid l'ho fumato un paio di anni fa, me lo ricordo molto dolce ma non particolarmente profumato.
    Alcuni Player's li ho fumati più di vent'anni fa e me li ricordo buoni, ma non saprei dire di più.
    Mi ricordo di avere fumato anche il Capstan Full (sempre vent'anni fa), veramente poderoso (a quei tempi, però, mi era ignoto tutto il mondo SG e GH).
    Griso

    RispondiElimina
  8. non intendevo farti un dispetto!al di la di questo la Tua recensione è esaustiva ed era quanto mi aspettavo da un intenditore come Te!grazie.

    RispondiElimina
  9. Mi rendo conto di andare contro corrente ma io il Condor Ready Rubbed lo adoro, fumato nella Falcon o nella Peterson o ancora nella bulldog preferita.
    Peccato non si trovi in Italia.
    Marco

    RispondiElimina
  10. Lo faccio arrivare da Tenerife a sei euro 50g.Lo trovo sublime

    RispondiElimina