martedì 15 novembre 2011

Seven


Trinciato comune e trinciato forte. Dopo trent'anni passati con la pipa in bocca, li fumerò per la prima volta.

La giornata in cui l'interesse sui BTP sfonda il tetto fine-del-mondo del 7% e la borsa crolla per l'ennesima volta mi sembra quella ideale per accostarmi al tabacco dell'Italia povera e rurale, quella che siamo stati e, chissà, potremmo presto tornare ad essere. Non è stato facile trovarli, ma alla fine ce l'ho fatta. Per il momento mi sono fatto solo una pipata di Forte, passeggiando in un gelo finalmente invernale. Nella busta l'ho trovato morbido, umido al punto giusto, e con una nota gentile al naso che mi fa sospettare un po' di topping dolce. Accendendolo, per ora, l'ho trovato... forte. Però non troppo, tutto sommato ancora fumabile. Vedremo. Nei prossimi giorni aggiungerò a questo post qualche impressione più articolata.

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Aggiornamento più di un anno dopo 01/10/2012

Come questo post monco e privo di qualunque contenuto sia diventato uno dei più letti del mio blog è qualcosa che mi sfugge completamente. Misteri del web... Ad ogni modo avevo promesso un aggiornamento che non ho mai dato, e quindi eccoci.

Il Forte è quello che mi è piaciuto di più, ma sono comunque rimasto a una busta sola. Benché il Kentucky in pipa cominci a contaminare le mie fumate, ancora non sono abbastanza appassionato da aggiungere alla mia dispensa un tabacco che secondo me non è molto agevolmente miscelabile. Ho poi fatto scorta di Semois, che sto pian piano consumando senza eccessivi entusiasmi ma che prende comunque il posto delle fumate robuste e rustiche che il Forte potrebbe assicurare. La sera in cui l'ho gustato di più è stato dopo una scorpacciata di lesso, in una Savinelli Giubileo pre-1970, bella capiente. Non so se sia stata la pipa, il tabacco o il lesso. Ma è stata una fumata di bontà rara.

Col Comune ho fatto il bis, salvo poi annoiarmi del suo grigiore. Devo poi dire che, pur senza essere un talebano della "naturalità", non riesco a trovare positiva l'idea che nel Comune ci sia una visibile presenza di tabacco ricostituito, aka "recon", ovvero una specie di cartone pressato fatto con gli scarti di lavorazione del tabacco. Al posto del Comune, ogni tanto sbriciolo un Toscano Garibaldi, che è molto più buono e si combina bene in dosi per ora di 50/50 con tutti i Virginia. Ottima miscela, robusta e non stucchevole, che riposa le papille e che sto usando anche per correggere pipe usate con odori strani. Il Kentucky non lascia un odore piacevolissimo, ma insieme col Virginia si smorza un po'. Unica avvertenza: non lasciare spegnere e freddare se non si vuole fumare una bella zaffata di ammoniaca alla riaccensione. Il Kentucky, in questo, non perdona.

25 commenti:

  1. Impossibile non trovare il forte!
    E' l'unico tabacco che trovi anche nelle tabaccherie più tristi (quelle che vendono solo sigarette, accendini e gratta-e-NON-vinci), è la mia certezza, il tabacco da poca spesa e tanta resa.
    Secondo me è un ottimo tabacco e credo sia uno dei più naturali e genuini. Mi è successo di dimenticare una fetta di scorza di arancia, per inumidire e "aromattizare", dentro una busta per qualche tempo e quando ho aperto aveva fatto la muffa (la scroza). Con altri tabacchi non è mai successo, forse a causa di addittivi/conservanti?

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  2. Sono andato in una delle tabaccherie più fornite di Milano, dove trovo tutto quello c\'è da fumare nella pipa e in qualsiasi formato, e mi hanno guardato come un marziano. In un\'altra tabaccheria del genere invece l\'ho trovato in bella mostra, insieme al Comune, che sto fumandomi adesso con un caffé. Per ora sono una scoperta positiva. Forse il Forte è un po\' troppo forte, prende un pochino lo stomaco (in senso positivo, saziante), ma è un discreto fumare. Non ha quel gusto violento di tabacco nero, è molto pulito, direi quasi riposante per le papille. Da questo punto di vista è abbastanza parente del Toscano, effettivamente, un fumare che col tempo apprezzo sempre di più ma che ultimamente ho quasi abbandonato per tornare del tutto alla pipa. Ora sto pensando come usarlo in miscela, per dare un po\' di corpo a tabacchi che all\'aperto non sono pienamente soddisfacenti. Voglio sperimentare una serie di combinazioni tra Virginia e questo Kentucky italiano, e i primi passi mi hanno già dato qualche soddisfazione

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  3. Il Forte non l'ho mai provato, ma il Comune è stato anche per me un'assoluta sorpresa. Tienici aggiornati sulle tue considerazioni sugli italici tabacchi, è sempre interessante leggerti!
    Buona settimana
    Elena

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  4. Continua a piacermi sai, "RECON" o meno, continua a piacermi! :-)

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    1. L'importante è quello. Se mi piacesse da matti, anch'io me ne fregherei del recon ;-)

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  5. Amo il Forte, ma adesso fumo spesso Comune. Li mescolo con Virginia e Latakia, a volte, o li uso come base per 'naturalizzare' e rendere omeopatiche quelle misture dolci e caramellose che di tanto in tanto mi compro.
    Una buona base di Forte/Comune mi rende possibile finire anche quella busta di Kentuky bird che stabula da mesi nella mia tabaccheria privata.
    Di tanto in tanto ci aggiungo quasi alla pari Capstan o Park Lane 7, e sento profumi di Garfagnana.
    Viva il Forte, quando sono un po' teso (che mi passa, la tensione, a tirare troppo Forte!). Viva il Comune, quando sono in pace con il circondario.

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  6. Salve a tutti

    Una semplice domanda:
    Ma dove li trovate questi tabacchi, Comune, e gli altri, in zona
    Hinterland nord di MIlano?

    Ho chiesto a 10 tabaccai, ma nessuno aveva il Comune!
    Anzi, uno mi ha detto che, "quei tabacchi lì, non li fuma più nessuno!"
    Ciao :-)

    Roberto

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    1. Al tabaccaio del centro Sarca,zona Nord di Milano,trovate il Forte e il Comune,oltre alle pipe Savinelli....

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    2. Io conosco i tabaccai di zona mia. Ma a Gorgonzola passo spesso in bicicletta e da Buzzi hanno tutto quello che si possa desiderare, penso proprio anche questi tabacchi rurali qui

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    3. Vi ringràzio tutti e due.
      Un ultima domanda, Il Comune e possibile fumarlo anche
      Hand rolling?

      Ciao :-)

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  7. Una volta dopo aver aperto la busta mi ci voleva un quarto d'ora buono per togliere dal trinciato tutti gli stecchini ed occhi di pernice che erano veramente tanti. Li mettevo da parte e li usavo come fondo durante il caricamento. Adesso non ci sono più. Dove sono finiti? Sono finiti nel recon. Ed il trinciato assomiglia molto ad uno shag di E.M. (almeno visivamente). Per cui l'idea del recon non poi così male. L'unico dubbio è come lo fanno, se ci aggiungono sostanze particolari. Ma mi illudo che sia veramente fatto di parti di scarto con aggiunta di amido di mais come legante. Tra l'altro il vecchio Trinciato Comune era di difficile gestione dai rollatori di sigarette perchè veramente troppo sporco. Adesso può essere usato anche da loro. Anzi l'idea del recon mi sa tanto che sia stata usata proprio per guadagnare quella fascia di mercato che sono i rollatori. Che sono molti di più dei pipaioli come noi. Insomma una soluzione per loro che tutto sommato fa comodo anche a noi. Perchè caricare la pipa con tutte quelle impurità a volte era veramente difficile

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    1. Ti ringrazio. E' un punto di vista anticonformista, ma che ha un suo senso

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  8. Salve a tutti

    Ho trovato sia il Forte, che il Comune. Una cosa strana e che,
    subito dopo averli acquistati, a busta sigillata, emanavano un forte
    aroma, sia il Forte che Comune. Dopo 4,5 giorni, sempre con buste, sigillate, questo aroma era svanito. Motivo?
    Esiste un modo per farli tornare aromatici?

    Una altra questione.
    Nel Comune siamo al 50% per Kentucky && Burley?

    Ciao :-)

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    1. E' da un bel po' che non li fumo. Se ben ricordo il Forte ha un po' di topping a qualcosa che potrebbe ricordare la menta. Quando il topping se ne va, se ne va.
      Che io sappia il Comune è Kentucky, ma non è che ne sappia poi molto.

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    2. @Tonibaruch:
      Ti ringràzio per la risposta!

      Svanisce il topping, non sembra più il Forte delle prima
      fumate, allora che cosa rimane? :-)

      Nel Comune ci sento del Burley, su altri siti ho letto che
      contiene anche questo tipo di tabacco.

      Ciao :-)

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    3. Il topping alla menta sul kentucky è una cosa piuttosto stramba. Svanito quello, fortunatamente, rimane il Forte. Stessa cosa che vale per l'Italia e il suo rum fantasia. Che nel Comune ci sia burley è una cosa che non ho mai saputo, ma magari so male.

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    4. Ho controllato. Niente burley nel Comune.

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    5. @Tonibaruch:

      Ok, ma allora che cosa c'è nel Comune che lo stempera?
      Sulla busta e scritto kentucky, ma non e forte come il Forte! :-)

      Ciao :-)

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    6. Il Kentucjy c'è di tante qualità, cure, fermentazioni (o non fermentazioni) e di conseguenza forze. Basta vedere che differenza c'è tra un Toscano Garibaldi e un Toscano Originale

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    7. @Tonibaruch:

      Ok, ti ringràzio!

      Ciao :-)

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    8. @Tonibaruch:

      Un ultima cosa. Hai citato il topping in un msg precedente.
      Ho fatto una ricerca in rete, ed ho trovato dei link, tra cui, questi:
      http://www.alpinelink.com.au/tobaccoproduction/topping.shtml
      http://members.iglou.com/perkins/newkpf/2002_08/home3001.htm
      http://www.uky.edu/Ag/TobaccoProd/pubs/topping.htm

      Da quello che ho capito e che, il topping, e la cimatura
      della pianta del tabacco, cioè, rimuovono i fiori ed altre cose
      per fare in modo chè, tutta l'energia "vegetativa" della pianta, sia indirizzata/utilizzata verso le foglie.
      Cosi che siano più grandi e contengano più aromaticità!

      Sbaglio? :-)

      Ciao :-)

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    9. No, il topping di cui parlo non c'entra nulla con la cimatura.
      E' la profumazione finale data sul tabacco già confezionato. Una delle forme più leggere e appunto volatili di aromatizzazione.

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    10. @Tonibaruch:

      E che cosa utilizzano per l'aromatizzazione, oltre a quello
      che vedo negli ingredienti sul sito AAMS?
      che riporta: acqua, glicole propilenico, sorbitolo, acido sorbico, alcool etilico, zucchero invertito.

      Ciao :-)

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    11. Boh, dipende. Un conto è una spruzzata di topping un conto sono i procedimenti detti "cavendish", un conto è lo scent inglese. Si va dall'essenza floreale a base alcolca alla chimica spinta e a procedimenti che ognuno tiene segreti e miseriosi.

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    12. Ok, ti ringràzio.

      Ciao :-)

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