sabato 12 novembre 2011

Operazione rinascita: Samuel Gawith Grouse-Moor Plug



Il Grouse Moor Plug di Samuel Gawith, dopo anni di oblio nel profondo di uno scaffale. Ho deciso di farmi forza e riprovarlo. Qui il risultato, tre settimane dopo.

Benché cercando tabacco in casa sia rimasto sorpreso dalla quantità che è saltata fuori dai cassetti, e soprattutto dai contenitori infrattati in ogni dove, giorni dopo questo post continuo a trovarne. Nel più oscuro e dimenticato e inaccessibile dei miei scaffali giace un contenitore ermetico con molti plugs di Samuel Gawith che alla prima prova mi disgustarono profondamentemente per la loro assurda aromatizzazione. Naturale finché volete, ma per me insopportabile. Preso da un impeto eroico ho deciso di riaffrontarli, ripartendo da quello che, per quanto ricordo, era il meno micidiale. In questi anni di abbandono si sono pietrificati. Sarà anche un esercizio tecnico di restituzione alla vita di un plug. Chissà che un giorno almeno la tecnica possa venirmi buona. Sul tabacco ho molti più dubbi. Ho già individuato la pipa da sacrificare. I primi tentativi li feci, prudenzialmente, con una Kirsten (macchina da fumo in alluminio con fornello avvitabile) contando di poterla quantomeno lavare. Non è stata una buona idea. Anche se i tabacchi fossero stati meravigliosi (e non lo erano) in quella pipa sarebbero stati un inferno. Stavolta ho individuato la più popolare delle mie pipe di schiuma, una cosetta veramente da poco che comprai non so perché su ebay per l'equivalente di cinque o sei euro. Una lavoratrice onesta, comunque. Non sarà una gran perdita, ma perlomeno è una pipa.
La Meerschaum sacrificabile

2 commenti: